Legambiente e Generazione 231 uniscono le forze per una giustizia ambientale più efficace

Una nuova alleanza nasce nel panorama della tutela ambientale e della legalità in Italia. Legambiente e l’Associazione Generazione 231 - APS, composta da giovani avvocati specializzati nella normativa sulla responsabilità giuridica delle imprese, hanno siglato un Protocollo d’intesa per promuovere una maggiore conoscenza e una più incisiva applicazione del D. Lgs. n. 231/2001, con particolare attenzione ai reati ambientali.
L’accordo mira non solo a sensibilizzare l’opinione pubblica e gli operatori del settore, ma anche a proporre modifiche legislative per rendere il decreto più efficace nella tutela penale dell’ambiente.
Un’alleanza per rafforzare la tutela penale dell’ambiente
“Legambiente ha maturato in questi trent’anni – afferma il Presidente Stefano Ciafani – un’approfondita conoscenza dei fenomeni di criminalità ambientale nel nostro Paese, quasi sempre connessi a reati d’impresa. Grazie a quest’attività, sono stati raggiunti risultati importanti, come l’introduzione dei delitti contro l’ambiente nel Codice penale, grazie alla legge 68 del 2015. Attraverso la collaborazione con l’Associazione Generazione 231 accenderemo un “riflettore” su come sia applicata una normativa fondamentale, com’è quella della responsabilità giuridica delle imprese”.
Monitoraggio e riforma: i punti chiave del protocollo
Tra gli obiettivi principali del Protocollo, l’avvio di un monitoraggio presso gli uffici giudiziari per verificare come venga applicato il decreto legislativo 231/2001 in relazione ai reati ambientali. L’iniziativa punta a raccogliere dati utili per analizzare lo stato attuale della normativa: dalla sua applicazione territoriale alle buone pratiche, fino alle criticità.
“Ad ormai più di vent’anni dalla sua introduzione – afferma l’Avv. Valerio Silvetti, Presidente dell’Associazione Generazione 231 - è opportuno verificare l’attuazione della normativa e porre le fondamenta per una riforma organica e ragionata della responsabilità penale per gli enti”. Attraverso i dati raccolti sarà possibile analizzare lo stato di attuazione, la sua distribuzione territoriale, le buone pratiche ed eventuali criticità. Si tratta di un approfondimento importante, anche alla luce del percorso di riforma oggetto di una specifica Commissione istituita dal Ministro della Giustizia, Carlo Nordio”.
Etica, legalità e sinergia tra istituzioni
Il Sistema 231, che prevede un modello organizzativo volto a prevenire reati da parte delle imprese, richiede il coinvolgimento attivo di tutti gli attori: aziende, istituzioni e magistratura. Solo una collaborazione coesa può garantire il pieno rispetto della legalità e offrire alle imprese strumenti pratici per adeguarsi alle norme.
parametri al variegato mondo imprenditoriale. “La collaborazione con Legambiente, istituzione storica e riconosciuta a livello nazionale - conclude il vicepresidente dell’associazione Generazione 231, Avv. Gianvito Rizzini - sarà fondamentale per imprimere la giusta rilevanza alla materia regolata dal d.Lgs. n. 231/2001”.
Un futuro più sostenibile e giusto
Grazie a questa collaborazione, il tema della responsabilità penale delle imprese diventa centrale nel dibattito pubblico e politico, con l’obiettivo di promuovere una cultura dell’etica aziendale e della sostenibilità. Legambiente e Generazione 231 gettano così le basi per un futuro più giusto e rispettoso dell’ambiente, dove la legalità non sia solo un obbligo, ma un valore condiviso.