Le mafie hanno storicamente un ruolo decisivo, anche se non sempre risultano coinvolte, trattandosi di una forma di criminalità tipicamente economica, quindi commessa da soggetti economici.
I reati avvengono in ogni fase del ciclo, dalla produzione, al trasporto, fino allo smaltimento e al finto recupero. Spesso riguardano le dichiarazioni sulla quantità o tipologia di rifiuti da smaltire: è la classica truffa del c.d. giro bolla, che falsifica la classificazione del rifiuto nei documenti d’accompagnamento.
Particolarmente esposti ad attività di smaltimento e traffici illeciti sono gli pneumatici fuori uso (PFU), i gas refrigeranti (F-Gas) e i rifiuti generati dalle apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).
Il nostro Paese è stato anche il crocevia di traffici internazionali di rifiuti pericolosi e materie radioattive provenienti da altri Paesi e destinati a raggiungere, ad esempio via mare a bordo delle c.d. navi dei veleni, le coste dell’Africa e dei paesi asiatici. Proprio sui traffici illegali verso la Somalia stava conducendo un’inchiesta la giornalista Rai Ilaria Alpi, uccisa a Mogadiscio con l’operatore Miran Hrovatin nel 1994.